Punto primo. Da oggi il web è regolato da nuove
leggi europee che nessuno ha capito esattamente come funzionano per cui,
mentre a tipi da niente come Google, Facebook, Amazon e la stessa Apple i
governi fanno fatica
a far pagare le tasse, il rischio è che adesso ignari blogger della domenica si potrebbero ritrovare con multe salatissime perché qualcun altro
(non loro, ma i generosi provider che per anni hanno incoraggiato tutti quanti
a farsi il blog gratis) riempiono a loro insaputa (segno dei tempi!) le loro pagine di cookies e trackers
e ogni sorta di altre diavolerie di cui i 54 lettori giornalieri dei blogger
della domenica da oggi devono per legge essere correttamente informati. Bah! Giusta
attenzione ai “consumatori” in teoria, ma intanto sarebbe interessante fare una
statistica per sapere quanti pensano che le regole e le leggi del tempo recente
vadano davvero complessivamente nella direzione di proteggere la riservatezza e la corretta informazione
delle persone. E poi capire anche perché, piattaforme
non nelle mani di chi ci fa i blog e siti, ma prodotte automaticamente in pochi minuti, non debbano anche automaticamente,
sotto la responsabilità di chi le gestisce davvero (quindi non di chi, spesso
ignaro, ci scrive) adeguarsi alle nuove
normative.
Anche per questa ragione, oltre che per una generale spending review che mi sta portando a
recuperare, raggruppare, sfrondare la mia presenza in rete di questi anni, chiudo oggi il blog “Tool Strumenti”
aperto a suo tempo su piattaforma Virgilio (poi tecnicamente migrata su Word
Press) e lo riapro qui su Blogger.
In realtà ci ho scritto pochissimo, e anzi con l’occasione
sono andato a rivedere i vecchi articoli
e ho deciso che a uno a uno nei prossimi giorni li ripubblico, perché possono essere ancora interessanti. Poco
lavoro, è bastato un po’ di copia e
incolla, e con l’occasione ripassare argomenti dell’anno scorso o di quasi
tre anni fa. Il che di questi tempi, in cui tanto si esalta la memoria delle
macchine e così poco si fa conto su quella degli umani, proprio male non fa.
In “Tools
strumenti”, quelle rare volte che ci scrivo, parlo degli attrezzi
che si usano per fare le cose, hardware e software, non tanto dal punto di
vista del mercato che continua a proporre “novità”, ma delle persone che poi ci
lavorano e a cui, degli attrezzi, non interessa essenzialmente che vengano
rinnovati ogni sei mesi, ma più semplicemente capire come funzionano e che cosa ci si può fare. Cercherò magari di
scriverci un pochino di più, perché non è un discorso da poco se i nostri
strumenti e le loro caratteristiche vengono selezionati attraverso l’uso che ne
facciamo noi, oppure se siamo noi che dobbiamo continuamente adattarci a quello
che ci viene proposto dal mercato. Soprattutto se tra mercato e utenti non c’è
altro mezzo di comunicazione che non il “successo” immediato di un prodotto,
che dopo pochi mesi deve essere sostituito, e non importa se non c’è stato
davvero il tempo di provarlo!
Discorsi complessi, forse semplici… A presto!
Condivido la tua idea di Tools/strumenti, anzi io tendo a spingermi anche un po' oltre. Non solo far vedere come funzionano e cosa possono fare, in fondo su Youtube sono già spiegati e rispiegati, non ci sarebbe bisogno di fare corsi di aggiornamento per quello, piuttosto direi ricercare gli utilizzi non previsti, quelli divergenti, il software al servizio dell'idea e non le idee che nascono proposte dai software. Utilizzi non convenzionali del software e dell'hardware potrebbe essere un buon approccio a qualsiasi Tools. Non credi?
RispondiEliminaCome si usa un cacciavite, o un martello? Un tutorial su YouTube me lo può far vedere, ma non potrà mai spiegarmi per che cosa effettivamente mi servono. Quello dipende dal mio progetto, o problema, ed è solo in parte prevedibile.
Elimina"Tools strumenti" vorrebbe parlare degli umani che usano gli attrezzi, principalmente digitali, ma non solo (probabilmente, nei prossimi giorni scriverò di trottole!) dove il centro dell'attenzione sono sempre gli umani e non gli attrezzi, che sono variabili e, soprattutto quelli "intelligenti" di ultima generazione, a volte ci dirottano a fare quello che vogliono loro! Anche su questo mi piacerebbe si sviluppasse un dibattito, se pensiamo che i tools che propone il mercato ci aiutano davvero a sviluppare le nostre idee, oppure ci costringono a ogni nuova release a farci venire nuove idee, perché quelle vecchie (le nostre idee!) diventano obsolete. E questo non va bene.
Grazie intanto Massimo per i tuoi commenti!