domenica 23 agosto 2020

Audio video registrazione in casa

La canzone incomincia così: "Chiuso in casa per la pandemia / che cribbio posso fare?"

Nei miei 20 anni, sapendo strimpellare un po' la chitarra ed essendo pessimo come cantante, avevo composto a orecchio un certo numero di canzoni, non tutte da buttare e qualcuna perfino eseguita in pubblico. Ma erano altri tempi e un'altra storia.

La scorsa primavera, con le ordinanze che ci chiudevano in casa e la mia vecchia idea di fare un video da "sala di registrazione", mi metto dunque al pianoforte (campionato, in una tastiera elettronica) a pestare giù tre accordi. Quello che ne è venuto fuori alla fine, se volete potete ascoltarlo, a vostro rischio e pericolo, è qui.

 

La cosa comunque è tecnicamente interessante.

Per la parte musicale, ho usato una scheda esterna M Audio Fast Track acquistata diversi anni fa, compatibile con PC e Mac ma che, a quanto pare, ha qualche problema con le interfacce USB3, per cui ho dovuto connetterla a un computer vecchio (e qualche volte mi dice che il flusso dei dati non è abbastanza veloce!). Dispone di un attacco XLR per microfono e di uno tipo jack da 6,35 mm per uno strumento musicale. Quindi in questo caso ho potuto per esempio registrare il piano e la voce su due tracce diverse. La scheda veniva fornita con il software Pro Tools SE di AVID che - a parte che con Windows 10 non mi funziona più molto bene - consente la sovrapposizione di molte tracce audio e MIDI. Io il MIDI, dopo averlo provato negli anni 90 quando ancora usavo Amiga, l'ho lasciato perdere e lo conosco solo per quello che vedo fare da amici musicisti veri (anche se alcuni spiriti burloni hanno inserito il MIDI nelle conoscenze "base" - opzionali! - per la patente europea del computer, ma qui siamo decisamente sul surreale!) Comunque era per dire che, dopo le prime due tracce, ne ho sovraincise altre, sempre di strumenti che suonavo io, utilizzando a seconda dei casi il microfono o la connessione jack. Per la precisione: chitarra acustica ritmica e controvoce (insieme, con un antico microfono "casalingo" Sennheiser strepitoso e adattatore HLR-Jack ), basso, chitarra elettrica e "batteria". Il software contiene quello che serve per mixare e allineare le tracce, con anche un numero cospicuo di effetti per il canto, le percussioni, il basso e la chitarra elettrica (nel mio caso, le ho dato una buona voce, ma per quelli che in fondo si aspettano un assolo, beh, non ci siamo, troveranno un'altra cosa!)

Lo scopo non era solo incidere una canzone tutta da solo, ma anche, sempre da solo, vedere se riuscivo a farci un video (abbastanza folle ma, per imparare davvero, meglio di tanti corsi di aggiornamento!). Non un videoclip, ma le registrazioni dei vari "musicisti" (cioè sempre io!) all'opera, sincronizzate con i suoni prodotti.

Piazzo quindi 3 videocamere, un telefonino e una GoPro su treppiedi e supporti vari nella stanza dove registro piano e voce, e accendo tutto prima di incominciare la canzone. Ovviamente qualche volta sbaglio, rifaccio, e mi ritrovo alla fine con 4 video della registrazione giusta, perché la GoPro sul più bello si è messa a scattare fotografie in sequenza (non era quello che le avevo chiesto, ma non la usavo da molto e devo aver sbagliato a toccare qualcosa).

In quei giorni mi sto esercitando con la versione gratis di Da Vinci Resolve e provo a fare il primo montaggio con quello. Non riesco a usare la funzione che sincronizza video diversi a partire da un sonoro comune (posso capire il software: dato che il piano andava direttamente nella scheda, via cavo, quello che hanno potuto registrare le videocamere è la mia voce!) e allora faccio manualmente: per ogni video vado a cercare un punto di aggancio con la base sonora allineando sullo schermo la grafica del suono. Molto artigianale, ma non così difficile in fondo, con zoom al massimo per potermi spostare avanti o indietro con precisione al fotogramma.

 Realizzo così un primo montaggio piano e voce, che non toccherò più.

Dopo di che lascio passare del tempo, mi taglio finalmente i capelli perché i barbieri hanno riaperto, e vado a registrare in modo analogo le tre tracce successive (chitarra ritmica, basso e chitarra elettrica), usando due videocamere e ambientando altrove (compreso un effetto chroma key non particolarmente brillante) e sempre alla fine sincronizzando a mano. Tranne la "batteria" virtuale su touch screen, che avevo provato solo in audio e senza troppa convinzione e che, quando ho deciso di farla entrare nel finale, ho filmato in playback (maluccio, a parte la rullata che sembra quasi vera, ma ormai la cosa mi usciva dagli occhi!) per tre brevi inquadrature.

Per non perdermi nel montaggio con una esagerazione di tracce nell'interfaccia non domata e nella ridondanza sempre in agguato di Resolve, finisco il lavoro con un software che conosco meglio: Magix Pro X.

In coda al video, la didascalia recita: "Social Pandemia / parole, musica, suono, canto video di Paolo Beneventi / in un delirio di megalomania?"