...
Continua
Nell'articolo
precedente, si è
raccontato come i bambini
possono facilmente fare in
prima persona della buone
riprese video. Le semplici regole da seguire sono, in sintesi:
- tenere sempre ben ferma la videocamera, anche quando la si muove
- fare riprese brevi, e alla fine di ogni "frase", staccare
- prima di ricominciare, cambiare il punto di vista.
In
questo modo, il girato
avrà facilmente un suo aspetto
dignitoso anche senza
montaggio (che però in ogni caso, per un prodotto finale
presentabile, ci vuole).
Poi
si è accennato al fatto che alcuni strumenti
abitualmente usati per le riprese video, in particolare le macchine
fotografiche, presentano problemi nella cattura del sonoro.
Ma in generale è l'ambiente scolastico in sé – cioè il luogo più
naturale dove i bambini possono girare i loro film – ad essere
rumoroso (i corridoi), rimbombante (le palestre) e anche nell'aula
momentaneamente più silenziosa (l'attenzione
all'attività può fare miracoli)
ci sarà sempre qualcuno che non sta fermo nel banco e i rumori
delle sedie sul pavimento
sono micidiali.
Purtroppo
solo le videocamere
di un certo livello e le fotocamere
reflex hanno l'attacco
per le cuffie audio,
così come per un microfono
esterno direzionale che –
ne esistono di buoni a prezzi non proibitivi – può migliorare
drasticamente la qualità del parlato. Dal punto di vista dei bambini
poi, per cui la "rappresentazione" come un gioco di quello
che stanno facendo conta come e più dell'azione stessa di
fare il video, mettersi le
cuffie e stare attenti al
sonoro è altrettanto importante che osservare le inquadrature dentro
il display, così come potrebbe esserlo – ma in questo caso si va
oltre una pur buona dotazione amatoriale – il tenere a mano un
microfono
professionalmente appeso a
una "giraffa".
Quest'ultima operazione si può simulare evitando di agganciare il
microfono esterno
all'apposita staffa sulla
macchina da ripresa e dandolo in mano a un bambino, che lo deve poi
puntare in accordo con la direzione dell'obiettivo. Dal punto di
vista della motivazione
e del "gioco",
è certo molto più coinvolgente e appagante che fare le riprese con un telefonino.
Tra
gli accessori, sottovalutato da molti, il treppiede
– con
una testa
video fluida e
apposita manopola da usare per le panoramiche - può
fare la differenza nei nostri video dall'invedibile
al quasi professionale.
Anche se le macchine di oggi
sono spesso molto leggere, anche solo per sostenere un telefonino –
per cui esistono pratici ed
economici adattatori a molla -
serve un aggeggio stabile, con
i piedini ben piantati per terra che consenta
movimenti esatti e armonici. Anche
senza andare su prodotti di gamma medio-alta con testa
intercambiabile, vale la
pena davvero in questo caso di spendere qualche euro in più (non
tanti, comunque), tenendo
conto che un buon
treppiede dopo dieci anni è praticamente ancora nuovo.
Il
montaggio è la grammatica del video, che consente alle
nostre produzioni di andare oltre le frasi sconnesse per comporre
discorsi compiuti, con un loro senso. E non si fa con un
telefonino!
Tagliare
e incollare seriamente un video vedendolo in un monitor di 5 pollici
o poco più è un'impresa impossibile, nonché uno strazio per gli
occhi di chiunque e, anche se esiste software per smartphone e
tablet, in certi casi decente, eventualmente utile per operazioni al
volo o di emergenza, per fare un montaggio vero
occorre un computer, possibilmente collegato a un monitor di
grandi dimensioni, anzi meglio due, uno da cui si
comanda il programma e l'altro per vedere il video a tutto schermo.
Il tutto è molto più tranquillo di quanto non si creda, dato che si
può utilizzare anche un comune televisore, collegato con un
cavo HDMI.
Software
di montaggio potenti e completi gratis – come per l'ufficio e la
grafica sono Open
e Libre
Office o GIMP
– a parte il buon vecchio iMovie
di Apple (che non si può dire “migliorato” con gli anni!) non ce
n'è. L'equivalente gratuito sul versante Microsoft, Movie
Maker, non è più fornito insieme con Windows 10, si può
comunque ancora scaricare, ma personalmente lo trovo piuttosto povero.
Ho
provato poi diversi programmi indicati qui e là come “gratis” che, o non
lo sono davvero, o offrono prestazioni decisamente limitate, o sono comunque poco
utilizzabili dai non esperti. Senza per forza rivolgersi a software
professionale, come Adobe
Premiere, Vegas Pro
(ex Sony), Magix
Pro, o Final
Cut sui Mac, ci sono però diverse applicazioni che
costano qualche decina di euro e che permettono la realizzazione
facile e intuitiva di montaggi di grande qualità, con tante piste
audio e video, titoli, transizioni, elaborazioni di ogni tipo ed
effetti speciali che solo pochi anni fa erano impensabili
fuori dalle grandi case di produzione. Provandoli anche solo in
alcune delle loro funzioni, anche i bambini facilmente ritrovano gran
parte della cultura televisiva latente che proviene dalla loro
comunque grande esperienza di telespettatori e possono toccare
con mano cosa vuol dire essere “dall'altra parte”, quella dei
produttori
di informazione. Cosa che con software di puro taglia e
incolla, oppure troppo “automatici”, non
succede.
Si può scegliere tra programmi appositamente prodotti per il mercato amatoriale
(Pinnacle
Studio, Corel Video Studio), e versioni ridotte di programmi
professionali (Premiere
Elements, Magix
Video Deluxe, Vegas Movie Studio), che più o meno si equivalgono, dipende anche dai gusti. Un caso a parte è Hit
Film Express, un software dall'impostazione piuttosto
professionale, gratuito nella versione di base, molto interessante,
forse non del tutto intuitivo per i neofiti, ma a mio pare da provare
senz'altro. Si può espandere inserendo a pagamento uno per uno una
serie numerosa di moduli – ma per avere in mano già un buon
programma bastano una ventina di euro - che tutti insieme fanno Hit
Film Pro.
Altra
finestra gratis sulle produzioni video professionali, soprattutto
sulle operazioni che si possono effettuare sul colore (e ci si
potrebbero inventare sopra unità didattiche entusiasmanti, che aprirebbero
mondi di immaginazione e conoscenza ai ragazzi!), è Da
Vinci Resolve, anche se personalmente l'ho provato finora meno
di quello che avrei voluto, per problemi subentrati con al mio
hardware datato.
Indicazioni molto utili. Un questi giorni mi sono cimentato nel montaggio video realizzando un primo cortometraggio con i bambini della scuola in cui lavoro. Come sostenitore di soluzioni libere e usando esclusivamente linux ho cercato programmi per il montaggio. La mia scelta è caduta su Kdenlive, di cui ho visto esistere una versione per windows e una per Mac. So anche, e mi è capitato di utilizzarlo in modo sporadico, dell'esistenza di OpenShot, che da poco ha una versione per ogni sistema operativo. Sono programmi che hai preso in considerazione?
RispondiEliminaGrazie Paolo del commento.
EliminaRitrovo Kdenlive e Openshot nella lista che avevo compilato l'anno scorso, cercando eventuali software gratis per le scuole. So che avevo scaricato e provato di tutto, cose gratis o supposte tali, e avevo concluso che, per insegnanti alle prime armi o per bambini, avrei continuato a consigliare Pinnacle (anche se non ricordo tutti i ragionamenti relativi e ultimamente non sopporto più i “bin di progetto” automatici di Pinnacl Studio e quindi andrò a provare le versioni di prova di Vegas Deluxe!)
Kdenlive lo avevo usato anni fa su Linux e non mi aveva entusiasmato. Dalle schermate sembra migliorato, ma il supporto a Windows e soprattutto a Mac sembra un po' oltre quello che per esempio un docente medio è di solito in grado di sostenere.
L'impressione è che nei software di montaggio appaia come esasperata una delle grandi contraddizioni del “digitale”, tra proposte che presuppongono un utente quasi professionista, che sa gestire con proprietà ogni tipo di impostazioni (per esempio, sa tutto dei codec!), e altre che si rivolgono a perfetti analfabeti: “Tranquillo, con la nostra app puoi fare tutto, tranne capire quello che fai!”
Complimenti per il tuo primo cortometraggio a scuola! Se ti va di condividere, si sta iniziando a raccogliere opere video di bambini nel mondo. Seguiranno presto informazioni qui e nell'altro blog Bambini, Niños, Children.
OpenShot l'ho trovato abbastanza somigliante a MovieMaker. Condivido la tua osservazione sul tipo di applicazioni che non hanno vie di mezzo. La filosofia che è tutto facile e si può ottenere con due click è un mito da sfatare. Condivideremo sicuramente il nostro lavoro, molto artigianale, devo sistemare un paio di cosette ancora e far firmare la liberatoria ai genitori.
RispondiEliminaTi faccio sapere quando è on-line
Sono tornato sul tuo blog e mi sono accorto di non averti condiviso il video... sorry. Recupero adesso: https://vimeo.com/258638268
RispondiElimina